venerdì 25 novembre 2011

186/365 photoproject


surrealismo


giornata lenta, disordinata, asfissiante, logica e illogica insieme, contrastante.
quando si cambia la prospettiva le montagne diventano sassolini, e i sassolini macigni.

per chi prova sempre a razionalizzare ogni cosa, giornate così spiazzano.
se si è abituati a camminare senza pestare le righe, si sente il pavimento sprofondare ad ogni passo e non si sa più dove mettere i piedi.

simo torna stasera, con un giorno d'anticipo.
lui sa sempre riportare i miei piedini saldi e sicuri, sul pavimento.
detta così sembra una cosa brutta, poco romantica. ma non lo è.
quindi sto ferma e lo aspetto.

naza



3 commenti:

  1. Fotografarsi i piedi è una prassi che uso anch'io, da un tot di tempo a questa parte. Serve in qualche modo a fare un punto, a mettere radici in un momento, in un'idea.

    "Saldi e sicuri, sul pavimento."

    Non credo si possa pensare che sia una cosa brutta, io ne sento nitidamente la forza. E la solida leggerezza di un "qualcosa" che è così bello da avere un peso, e tenerti per terra ;)

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  2. ho scritto e cancellato credo ormai 40 volte....non c'è verso.

    non esce...:(

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